26 febbraio 2011

Un sacerdote "originale": don Karl Raev

Il 26 febbraio del 1967 muore a Belene, all'età di 85 anni, il sacerdote don Karl Genov Raev (Карл Дженов Раев).
Nato a Belene il 4 marzo 1881, il 29 novembre 1895 entra nel seminario minore degli Assunzionisti di Karaagac, nei pressi di Edirne (paese della Tracia, attualmente in territorio turco).
Nel 1900 si sposta nel seminario maggiore degli Assunzionisti, a Tzarigrad (Istambul), dove completa gli studi teologici.
Tornato a Russe nel 1904, diventa insegnante di lingua e letteratura bulgara presso la scuola cattolica diocesana.
Nel marzo del 1905 viene ordinato come sacerdote della Diocesi di Nicopoli, a Ruse, dal vescovo passionista mons. Henry Doulcet, e subito inviato a Belene come collaboratore del passionista italiano p. Silvestro Lilla.
Nel 1906 è il primo bulgaro nominato parroco della Parrocchia della Natività di Maria a Belene, dopo una lunga presenza di Passionisti stranieri.
Don Karl è molto eclettico ed attivo nel campo sociale e culturale del tempo; oltre a conoscere le lingue francese, italiana, tedesca, latina e greca, egli compone musica e poesie; inoltre:
Belene, la "città" dove nacque don Karl Raev
  • istituisce e fonda la seconda biblioteca cittadina, dedicata ai "Santi Cirillo e Metodio";
  • apre una scuola serale per i giovani, per prepararli ad accedere al Ginnasio di Svishtov;
  • fonda la "Scuola Bulgaro-Cattolica Monsignor F. Stanislavov”, il cui nome dopo la Prima Guerra Mondiale fu cambiato in "Scuola Nazionale Monsignor F. Stanislavov”;
  • pubblica calendari e vari piccoli testi di contenuto spirituale: “Come servire la Messa”, “Perché non possiamo diventare protestanti”, “Brevi preghiere”, “Breve mese mariano”, “La vera Chiesa”, “Quartetti - Frammenti” e “In memoria dei Belenciani caduti per l'unificazione della Bulgaria”;
  • fonda pure un museo, dove sono raccolti i resti romani ritrovati nei dintorni
  • durante la guerra balcanica, si occupa dei reduci Belenciani;
Il manifesto funebre originale del 1967
Durante l'epidemia di colera del 1913 soffre per gravi problemi di salute, e nella primavera del 1914 si reca presso un sanatorio in Austria.

Nel 1918, tornato a Belene, "al culmine della Prima Guerra Mondiale, mentre le nostre truppe rivendicavano i diritti del popolo bulgaro e con il sangue tracciavano vittoriosamente i confini della Bulgaria Unita… dopo una lunga corrispondenza preparatoria con il Ministero degli Affari Esteri e Religiosi, dichiarai riaperta la guerra cinquantennale dei Cattolici Bulgari di Svisthov, per un clero autoctono, per un clero diocesano locale, un vescovo locale e sacerdoti locali. Dopo lungo e faticoso sforzo, con l’aiuto del governo, facemmo venire nella Bulgaria settentrionale, dal vicariato di Sofia-Plovdiv, cinque sacerdoti bulgari, due per Belene e uno per Lageni (Malcika), Gostilia e Bregare, nel distretto di Oryahovo; essi, una volta arrivati, presero posizione contro di noi, e così mandarono in malora la fondamentale Sacra Causa di una lunga schiera di militanti" (Dalla sua Autobiografia).

Mons. Damiano Theelen
Questo conflitto con il vescovo passionista mons. Damian Theelen si protrarrà, tra alti e bassi, fino alla morte del vescovo (1946) e alla seguente nomina del primo vescovo bulgaro nella storia della diocesi: il beato martire passionista Eugenio Bossilkov (tra l'altro, compaesano di don Raev).

Il 14 novembre 1920 una folla di Belenciani assalta la canonica, sfondando le porte, e lo scaccia dal paese. Per riportare l'ordine a Belene, viene addirittura inviato l'esercito!
Avendo denunciato il proprio vescovo presso le autorità civili, don Karl viene sospeso dal sacerdozio, e si ritira dal 1920 al 1925 in una soffitta di Svishtov, dove per mantenersi si mette ad insegnare francese presso il locale liceo.
Nel 1925/1926, grazie al decisivo intervento del visitatore apostolico mons. Angelo Roncalli, don Karl viene riabilitato. Dopo un breve soggiorno a Roma, torna in Bulgaria. Dapprima presta servizio presso il paese di Endje (Tzarevbrod), dove le Benedettine Missionarie avevano appena aperto una casa.
Nel maggio 1927 si trasferisce come parroco a Schumen.
Quindi sarà parroco a Veliko Ternovo, dal 1931 al 1952.

Su invito dei sacerdoti di Bèlene, don Raev compone la "Marcia" che verrà eseguita nell'ottobre del 1947, quando i belenciani accolgono a  Belene il proprio compaesano vescovo mons. Eugenio Bossilkov, nella sua prima visita al paese natale.
Nel 1952 don Karl si ritira a vita privata nel suo paese natale, Belene, dove poi morirà in solitudine e povertà.

Mons. Roncalli visita la Diocesi di Nicopoli (estate 1925)
Le vicende di questo sacerdote sono certamente originali e complesse.
Chiedo scusa se nel riportare le notizie su di lui ho commesso qualche inesattezza (le mie capacità di tradurre il bulgaro vanno appena poco oltre Google...).
Anche se tra i Missionari Passionisti persiste ancora oggi un ricordo non certamente gradevole nei suoi confronti (don Karl scrisse molte cosette non solo contro il vescovo passionista Theelen, ma anche contro altri missionari passionisti, e contro i Passionisti in generale), tuttavia a me mi sta simpatico.
Probabilmente ha sbagliato modi e parole per esprimersi, ma sicuramente è stato un sacerdote genuino e amante della Chiesa e del popolo bulgaro.
Oggi, nell'anniversario della sua morte, ci interessa semplicemente ricordarlo, con affetto.
Anzi, se per caso si trova nei dintorni del Paradiso (perchè penso che di purgatorio ne abbia già fatto tanto su questa terra), vorrei affidargli questa intercessione:

Mons. Eugenio Bossilkov
"Don Karl!!! La tua amata diocesi di Nicopoli
ha oggi solo 4 preti diocesani...
Con la tua passione ed energia, 
chiama il Beato Eugenio Bossilkov
e il Beato Angelino Roncalli,
e vai con loro dal Padre Eterno,
e diGli di mandare un po' di vocazioni sacerdotali
nella vostra amata Bulgaria:
preti bulgari, preti diocesani,
preti per queste comunità cristiane!!!
Così magari noi Passionisti possiamo lasciare a loro
la guida delle parrocchie,
e formare qualche comunità,
o magari aprire nuove missioni...
Questo era il tuo sogno, questo è anche il nostro sogno".




Belene, 8 settembre 1919:
al centro, tra i fondatori del Centro Culturale "Mons. F. Stanislavov",
c'è il parroco della Natività, don Karl Raev

1 commento:

  1. Bravo Paolo! Condivido con te le aspirazioni e l'invocazione che elevi via padre Raev al Padre Celeste.
    Speriamo che ci possa esaudire!
    Fraternamente,
    p. Giuseppe M. cp.

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